Il manifesto
dell'Ingegneria Reputazionale

Ingegneria Reputazionale
  1. 1. La reputazione è la previsione dell’esito di una relazione.
  2. 2. La reputazione si basa sulla percezione. Si pone tra il soggetto e la realtà.
  3. 3. La reputazione nel processo decisionale e relazionale è più importante della realtà.
  4. 4. L’Ingegneria Reputazionale si occupa di modificare la percezione non la realtà.
  5. 5. La distanza tra percezione e realtà è detta divergenza.
  6. 6. Uno stato di percezione superiore alla realtà genera un rischio proporzionale alla divergenza.
  7. 7. Percezione e realtà hanno una naturale forza che attrae la prima verso la seconda.
  8. 8. È un processo profondo, inconscio, inevitabile, sempre attivo.
  9. 9. È un sistema asimmetrico, sopravvaluta le informazioni negative, sottovaluta le positive. È una centrale rischi.
  10. 10. La reputazione è dinamica. Si evolve e si modifica nel tempo.
  11. 11. La reputazione è una sorta di licenza ad essere parte della società. E ad operare.
  12. 12. Non esiste una sola reputazione, è un sistema a più dimensioni. Esiste spesso una reputazione dominante.
  13. 13. La reputazione non è isolata ma organizzata in un sistema di reputazioni che interagiscono
  14. 14. La reputazione non è inerte, sviluppa un campo di interazione con le altre entità.
  15. 15. Il campo si irradia dal soggetto secondo una forma che dipende da intensità, distribuzione e qualità.
  16. 16. Un campo, o aura, positivo è attrattivo, uno negativo è al contrario repulsivo.
  17. 17. La reputazione condiziona fortemente il significato percepito di un messaggio. Al punto che lo stesso contenuto può avere interpretazioni opposte.
  18. 18. Ogni entità ha una reputazione, persone, brand, prodotti, servizi, città, istituzioni.
  19. 19. La reputazione può essere espressa mediante una funzione analitica. Questa ha come parametri il tipo di relazione, l’audience, il contesto culturale, la lingua e il tempo.
  20. 20. Il Data Space è uno spazio quadridimensionale dove è possibile rappresentare i contenuti online.
  21. 21. Nel Data Space tutto esiste nello stesso istante. Questo segue criteri di pertinenza e non di temporalità.
  22. 22. Nel Data Space, come in rete, tutto resta potenzialmente per sempre. Poco o nulla si cancella.
  23. 23. La reputazione diventa una traiettoria in questo spazio.
  24. 24. Cambiando l’ordine dei punti della traiettoria cambia la reputazione. Non gode della proprietà commutativa.
  25. 25. Il Data Space è uno spazio in continua espansione. Non avviene in modo costante ma attraverso delle pulsazioni.
  26. 26. Nel Data Space possiamo identificare quattro piani, il piano dei contenuti, il piano delle relazioni (social), il piano delle interazioni (messaggistica), il piano dell’intelligenza artificiale.
  27. 27. Il Data Space è una visita guidata. Ciò che visualizziamo è dettato dagli algoritmi di selezione nel piano dei contenuti o da quelli di raccomandazione nel piano dei social.
  28. 28. Il piano delle relazioni è caratterizzato dal fenomeno dell’evaporazione. I contenuti perdono rapidamente visibilità.
  29. 29. Il piano delle relazioni è governato da algoritmi che generano il fenomeno delle camere dell’eco e della polarizzazione.
  30. 30. Il Data Space è caratterizzato da Red Shift, una distorsione per cui ogni interazione si presenta più negativa di quanto dovrebbe essere.
  31. 31. Nel Data Space scorrono delle correnti di percezione. Queste sono dei flussi ad alta intensità di nuovi punti su un determinato tema. Hanno una direzione e una forza, rappresentano lo spirito della società.
  32. 32. La materia reputazionale è relativa. È necessario adottare un punto di vista per valutare un contenuto.
  33. 33. Lo spazio reputazionale è l’insieme dei punti del Data Space che si ottengono quando si adotta un punto di vista. È tutto quello che è pertinente ad un’entità. Ogni contenuto dentro lo spazio reputazionale acquisisce così un sentiment e altre dimensioni oltre le quattro canoniche dello spazio dei dati.
  34. 34. Esistono tanti spazi reputazionali quanti i punti di vista. Ma esiste un solo Data Space di coordinate assolute.
  35. 35. Dato uno spazio reputazionale di una entità la massa assoluta è la somma di tutte le masse dei punti che lo compongono tralasciando il segno. La massa relativa la somma algebrica.
  36. 36. Un’entità a massa assoluta nulla è irrilevante.
  37. 37. La reputazione attrae in proporzione alla massa che la genera.
  38. 38. La reputazione è un processo additivo. Accumula e sottrae.
  39. 39. Una corrente di percezione è un flusso ad alta intensità dentro lo spazio dei dati che deriva da una forte generazione di contenuti. Ha una direzione ed una forza specifica ed è diretta espressione dello spirito della società.
  40. 40. Lo spazio reputazionale è una parte del Data Space che acquisisce il punto di vista di un soggetto osservante, questo genera ulteriori dimensioni tra cui il sentiment.
  41. 41. Uno spazio reputazionale è detto massivo quando la somma della massa di tutti i suoi contenuti è molto elevata.
  42. 42. Uno spazio reputazionale è ad alta polarizzazione quando presenta una accumulazione nei sentiment opposti.
  43. 43. I contenuti all’interno di uno spazio reputazionale possono essere riorganizzati in categorie concettuali.
  44. 44. Una possibile riorganizzazione è un modello di analisi. Questo è necessario per analizzare la reputazione.
  45. 45. L’Ingegneria Reputazionale adotta un modello duale che mette a sistema brand e figura guida.
  46. 46. Quando nel modello Brand-CEO vi è allineamento valoriale il sistema è coerente.
  47. 47. Quando nel modello Brand-CEO vi è allineamento di intensità è detto bilanciato.
  48. 48. Un modello duale coerente e bilanciato è molto più performante di altri modelli.
  49. 49. Le dimensioni reputazionali del modello duale sono quattro più una: Leadership, ESG, Product/Services, Performance e CEO che si sviluppa a sua volta in altre quattro più una di cui l’una è il brand.
  50. 50. Le dimensioni sono collegate agli stakeholder fondamentali per il brand e ne attivano delle relazioni.
  51. 51. La massa reputazionale è un numero che rappresenta il peso reputazionale di un singolo contenuto.
  52. 52. Se il contenuto è positivo la massa sarà positiva, nel caso in cui sia negativo la massa sarà negativa.
  53. 53. La massa reputazionale la misuriamo attraverso una nuova unità di misura, il Rep, il cui simbolo è r. 0.001 r è il valore di un tweet diurno di un account con 10 follower.
  54. 54. La massa riassume in un solo numero tutte le dimensioni aggiuntive di ogni punto in uno spazio reputazionale.
  55. 55. La massa reputazionale sintetizza quantità, qualità e struttura.
  56. 56. L’andamento della reputazione di una entità può essere descritto tramite una serie numerica, questa è detta curva primaria e ne descrive la massa totale nel tempo.
  57. 57. Il Tensore Reputazionale è una nuova struttura dati fondamentale dell’Ingegneria Reputazionale. Da sola raccoglie tutte le molteplici dimensioni di una entità.
  58. 58. Attraverso il Tensore la curva primaria può essere in ogni momento scomposta in tutte le sue sottocomponenti. Un segnale di segnali.
  59. 59. Il capitale reputazionale è dato da tutta la massa positiva.
  60. 60. Esiste un’inerzia reputazionale che è la resistenza alla variazione di reputazione. Questa è proporzionale alla massa stessa.
  61. 61. L’energia reputazionale in un certo istante è data dalla somma totale della massa in azione senza considerare il segno.
  62. 62. Due curve primarie si dicono similari quando hanno andamenti qualitativamente sovrapponibili.
  63. 63. Le curve primarie similari sfasate temporalmente possono dare importanti indicazioni evolutive.
  64. 64. La curva primaria come definita ha caratteristiche di predittività nel tempo.
  65. 65. Un evento di primo livello in una curva è espresso da una continuità. Il secondo livello da una discontinuità.
  66. 66. La predittività si conserva negli eventi di primo livello. Non si verifica negli eventi di secondo livello.
  67. 67. La reputazione tende alla sua forma organica o primaria con una forza proporzionale alla distanza dalla sua forma stessa in un certo istante.
  68. 68. La forza per modificare una reputazione è funzione della massa reputazionale e della differenza di livello che si vuole ottenere. F=MA con A la differenza.
  69. 69. Nella curva primaria vi sono dei punti speciali di transizione che indicano dei cambi di comportamento, come i punti di inversione e i punti critici.
  70. 70. È associabile un valore economico ad ogni massa e precisamente ad ogni 1r. Questo supera concettualmente i tradizionali valori di AVE della stampa cartacea basati sulla superficie, concetto che in rete non ha più senso.
  71. 71. La forma naturale all’interno degli spazi reputazionali è il caos. Tutto coesiste senza altro criterio della pertinenza.
  72. 72. L’Ingegneria Reputazionale nasce per ordinare tutto quello che esiste secondo precisi obiettivi valoriali e informativi.
  73. 73. Principio uno dell’Ingegneria Reputazionale – Mai mentire.
  74. 74. Principio due – Mai attaccare.
  75. 75. Principio tre – Il tempo è un continuum.
  76. 76. Principio quattro – Mai operare fuori dai punti di equilibrio.
  77. 77. Principio cinque – Mai fare disinformazione.
  78. 78. Principio sei – Attenzione alle correnti nello spazio.
  79. 79. Principio sette – Attenersi sempre ai dati.
  80. 80. Costruire una reputazione significa flettere e dare forma ad uno spazio reputazionale.
  81. 81. Lo spazio reagisce alle trasformazioni che vengono applicate.
  82. 82. La costruzione è un processo adattativo che va da una forma iniziale ad una finale. Attraverso due cicli, uno veloce di azione, reazione e correzione e uno lento di revisione degli obiettivi.
  83. 83. Progettare una reputazione equivale ad impostare e risolvere un problema matematico di ricerca operativa. Questo tipo di problemi non ha una soluzione esatta ma una migliore.
  84. 84. Fisicamente per trasformare lo spazio si agisce definendo, applicando e, se necessario, contrastando delle forze: Additive, Sottrattive, Trasformative, Antagoniste, Interferenza, Polarizzazione, Depolarizzazione.
  85. 85. La pubblicità non crea reputazione.
  86. 86. Gli influencer non creano reputazione.
  87. 87. Il numero di follower non è reputazione.
  88. 88. Un antitipo reputazionale è un’entità gli assi di riferimento sono invertiti, ciò che è male diventa bene e viceversa.
  89. 89. Gli antitipi sono uno specchio della società che li genera. Sono fisiologici e catartici.
  90. 90. La doppia piramide reputazionale è una rappresentazione dei possibili stati reputazionali di una entità. Ogni stato ha delle caratteristiche specifiche.
  91. 91. Il crack reputazionale avviene quando si raggiunge una massa critica negativa, in questi casi l’opinione riguardo ad un soggetto o ad un brand si “congela” e non si viene più ascoltati. È associabile ai livelli più bassi della doppia piramide.
  92. 92. La crisi non è più occasionale, siamo in uno stato di permacrisi. Non esiste on-off ma siamo nella logica sfumata Fuzzy.
  93. 93. L’intensità di una crisi non dipende dai fatti che la originano ma dalla percezione degli stessi.
  94. 94. La crisi diventa probabilistica. Salta il nesso di causalità certa.
  95. 95. Un brand o un soggetto non è vulnerabile al tradimento dei valori che dovrebbe avere ma a quelli che sono percepiti per lui come primari.
  96. 96. L’evento che può generare una crisi reputazionale è assimilabile ad un impulso di massa negativa.
  97. 97. Le probabilità di innesco di una crisi dipendono da dei fattori primari quali la mediaticità del brand, l’intensità dell’impulso, l’impatto su una dimensione primaria e i nodi di amplificazione che si attivano.
  98. 98. La crisi ha una sua curva caratteristica evolutiva.
  99. 99. La crisi è multidimensionale e ha una forma. Questa forma offre informazioni importanti per la sua evoluzione.
  100. 100. Ogni crisi è misurabile e ha una magnitudo espressa in una scala da 1 a 10.