In questo capitolo analizzeremo il tema della Black Reputation ovvero applicazioni in contraddizione ai principi etici definiti dell’Ingegneria Reputazionale. Si parlerà di tecniche distruttive, di guerre reputazionali, di manipolazione della realtà o attivazione mirata di crisi. Sono stato a lungo in dubbio se inserire o meno questo capitolo, non vorrei dare in mano a malintenzionati un manuale (seppur parziale) su come usare quanto finora descritto in modo aggressivo. Alla fine ho chiaramente optato per parlarne, con l’accortezza di non citare alcune tecniche più pericolose e non dare sufficienti indicazioni operative. La ragione per cui ho deciso di parlarne è che la battaglia è già in atto a più livelli ed è necessario spiegare a più persone possibili le dimensioni del problema affinché possano essere preparate. Solo per fare un esempio, sono in corso da anni delle vere e proprie guerre reputazionali che hanno lo scopo di distruggere l’immagine dell’avversario o genericamente di un altro contendente, che sia geopolitico o ideologico. Nell’arsenale della Black Reputation c’è anche la disinformazione con la sua capacità di inquinare la realtà e deviare il consenso. La realtà stessa nel momento in cui si è digitalizzata ha perso la sua teca di cristallo che la proteggeva e ha cominciato a subire ogni giorno i colpi della distorsione di massa.
Indice del libro
Massa reputazionale
4.1 Il relativismo della materia reputazionale
4.2 Spazio reputazionale
4.3 Massa reputazionale
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Misurare la reputazione
6.1 Misurare ciò che è invisibile
6.2 Il dato primitivo e strutturato
6.3 Dal dato alla massa
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