Chi governa la storia governa il futuro. Vediamo ora come la Black Reputation può intervenire nel riscriverla. Siamo abituati a pensare all’enciclopedia come il santuario del sapere e spesso della storia. Come una certezza, quasi una cattedrale, solida, indiscutibile. La disintermediazione portata dalla rivoluzione digitale non ha però risparmiato nemmeno le cattedrali e, senza che i più se ne siano accorti, è nato un nuovo modello: l’informazione partecipativa. Wikipedia. Un nuovo sapere che non si forma attraverso accademici e comitati scientifici ma attraverso lo scontro-incontro (l’ordine non è casuale) di comunità, una moltitudine di soggetti senza necessità alcuna di referenze. Tutti possono contribuire. Tutti. Il concetto è persino romantico. Che conseguenze può avere un’informazione partecipativa in un contesto sociale come il nostro? Qui la questione si fa interessante, aiutiamoci con un esempio pratico: immaginiamo di essere un leader di una coalizione elettorale, di essere ben lanciati, di poter diventare presidente del consiglio. Ma, e quando sei in lizza per questi ruoli i “ma” contano più dei meriti, ci sono affermazioni di un passato remoto che oggi possono essere scomode.
Indice del libro
Massa reputazionale
4.1 Il relativismo della materia reputazionale
4.2 Spazio reputazionale
4.3 Massa reputazionale
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Misurare la reputazione
6.1 Misurare ciò che è invisibile
6.2 Il dato primitivo e strutturato
6.3 Dal dato alla massa
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