Capitolo 9.8

Attacchi diretti: innescare le sleeping bomb

Nel ventunesimo secolo i brand sono molto più esposti e scoperti. Anche agli attacchi. E oggi si combatte attraverso i social: colpisci la reputazione del tuo avversario e stai pur certo che le conseguenze non tarderanno ad arrivare. Un episodio peculiare è stato il boicottaggio cinese contro H&M, Nike e molte altre aziende occidentali. Non è nato dal nulla, piuttosto l’ennesimo atto di una partita a intensità crescente tra USA, UE e Cina. Privacy, TikTok, spionaggio e infrastrutture chiave. C’è la leadership mondiale in gioco. In tutto questo le grandi aziende sono sia asset sia delicati bersagli. Nel marzo 2021 a scatenare la scintilla non sono state dichiarazioni maldestre dell’ultima ora, prodotti difettosi o campagne di comunicazione sbagliate. Per colpire le aziende occidentali, la Cina ha dissotterrato vecchie dichiarazioni, alcune delle quali rilasciate oltre due anni fa. Le sleeping bomb a cui abbiamo dedicato un paragrafo. E questo cambia del tutto le dinamiche. Al centro della questione c’è lo Xinjiang, regione che produce oltre l’84% del cotone cinese e sulla quale vi sono molte ombre a causa dello sfruttamento dei lavoratori. Pochi giorni dopo le sanzioni imposte dall’Europa a Pechino, la Cina è passata al contrattacco.

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Andrea Barchiesi

Ingegneria Reputazionale

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