Dopo aver visto un’interpretazione evoluzionistica del concetto di reputazione, proviamo ora a darne una definizione analitica. Questo passaggio è fondamentale per arrivare a una struttura matematica e avere una misurabilità. Di fatto si tratta di portare la materia dagli elenchi puntati di tematiche al mondo dei dati. Non è facile, a prima vista la reputazione è un concetto molto astratto che non si presta minimamente a una definizione analitica. Talmente effimero che molti ne sottovalutano completamente l’impatto. Chiaramente questo vale finché non la perdi. A quel punto la centrale rischi della collettività agisce in modo netto e gli effetti diventano molto visibili e pratici. L’astratto diventa pietra. Nei casi gravi si ha un completo cortocircuito sociale e professionale. Negli anni abbiamo studiato e gestito moltissimi casi. Immancabilmente c’è una fase iniziale di shock nel realizzare la forza fisica con cui si manifesta una crisi reputazionale. Partiamo dal concetto astratto, provate a maneggiarlo nella vostra mente, dopo un po’ vi renderete conto che è troppo articolato e sfuggente. Ma c’è una strada, è possibile declinarlo attraverso un processo di scomposizione.
Indice del libro
Massa reputazionale
4.1 Il relativismo della materia reputazionale
4.2 Spazio reputazionale
4.3 Massa reputazionale
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Misurare la reputazione
6.1 Misurare ciò che è invisibile
6.2 Il dato primitivo e strutturato
6.3 Dal dato alla massa
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