Hugh Grant in About a boy interpreta un uomo in un’eterna fase adolescenziale, cinico e distaccato, il cui mantra è “Ogni uomo è un’isola”. Alludendo chiaramente all’inutilità e all’insensatezza del creare relazioni di qualsiasi tipo. Ovviamente i suoi precetti capitoleranno rovinosamente, e con discreto spasso, nel corso della narrazione. Molti pensano alla reputazione come se fosse un’isola, separata da ogni cosa, a sé stante. Come se la nostra reputazione dipendesse solo da noi stessi e da quello che dicono di noi. O la reputazione di un brand solo dalle sue azioni. In realtà, è tutto più complesso e le dinamiche di percezione tengono conto di un numero di fattori molto più alto di quello di cui siamo consapevoli. La mente umana è incredibile, a oggi è l’apice delle capacità cognitive nel mondo a noi conosciuto. In realtà, però, per quanto potente ha risorse limitate da vari punti di vista. Molti dei suoi miracoli li ottiene attraverso dei trucchi, poiché si è evoluta per operare decisioni immediate in caso di pericolo, se avesse avuto dei tempi di elaborazione molto più alti non credo saremmo qui oggi a riflettere sulla percezione.
Indice del libro
Massa reputazionale
4.1 Il relativismo della materia reputazionale
4.2 Spazio reputazionale
4.3 Massa reputazionale
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Misurare la reputazione
6.1 Misurare ciò che è invisibile
6.2 Il dato primitivo e strutturato
6.3 Dal dato alla massa
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