Abbiamo introdotto il concetto di lente reputazionale, di percezione, ma da dove viene? È forse un fattore sociale o una moda del nostro tempo? Proviamo a riflettere anzitutto sul tempo. Guardando indietro, troviamo chiare tracce del concetto nel passato, negli scritti romani e greci il concetto era innervato nel tessuto stesso della società. La reputazione, quindi, è un fenomeno verticale nel tempo. È dalla notte dei tempi, dalle prime comunità sociali che il suo valore è riconosciuto e distintivo. Proviamo ora a ragionare in termini di spazio. Questo concetto è ovunque presente? Nel mondo lo troviamo ovunque. Nell’era moderna è addirittura amplificato e senza confini. In alcune aree geografiche come il Giappone, è ancora più totalizzante, strettamente collegato al senso dell’onore che altro non è che un meccanismo sociale fondato sulla reputazione personale, alla cui perdita subentrano conseguenze anche estreme. Sempre in Giappone è significativo il fenomeno dei Jōhatsu, letteralmente “gli evaporati”, persone che a seguito di debiti o scandali perdono l’onore e decidono di sparire, addirittura cambiando identità per la vergogna o per il peso sociale insostenibile.
Indice del libro
Massa reputazionale
4.1 Il relativismo della materia reputazionale
4.2 Spazio reputazionale
4.3 Massa reputazionale
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Misurare la reputazione
6.1 Misurare ciò che è invisibile
6.2 Il dato primitivo e strutturato
6.3 Dal dato alla massa
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