Il linguaggio

La rete ha distrutto un altro paradigma: il linguaggio. La partecipazione globale e la comunicazione prevalentemente scritta hanno creato di fatto una babele in continua trasformazione. Un melting pot di neologismi, simboli, emoticon, like, inglesismi. Non è solo una questione linguistica stretta, lo stesso tono oggi è molto più diretto e informale. Dato che ci siamo, apriamo del tutto il vaso di Pandora: non si trasforma solo radicalmente il linguaggio ma ogni canale ne sviluppa una sua declinazione. Su Twitter non si interagisce come su Instagram, su LinkedIn non si comunica come su Facebook. Che conseguenze ha tutto ciò? Primo, non si può più pensare di comunicare nel solito modo istituzionale, viene letteralmente ignorato, non compreso, saltato. Oggi sarebbe come fare messa in latino. Non permea nei nuovi media né nei motori di ricerca. Secondo, non si può più usare una voce unica monocorde ma va rispettata la diversità dei molteplici canali.

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Andrea Barchiesi

Ingegneria Reputazionale

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