La verità

Questo è uno dei paradigmi la cui caduta ha le conseguenze più devastanti per la società e i sistemi democratici. Fine giugno 2019, la nave dell’ONG olandese Sea Watch 3 con a bordo 40 migranti salvati da un naufragio, dopo 17 giorni in mare e di scontri con il Governo, attracca al porto di Lampedusa violando il divieto posto dall’allora Ministro dell’Interno. La Capitana Carola Rackete è tratta in arresto. È uno dei periodi di grandissima tensione politica sulla questione degli sbarchi dei migranti e sul ruolo delle ONG. Qualche giorno dopo inizia a circolare in rete la foto di alcuni deputati dell’opposizione e giornalisti a bordo di un gommone seduti intorno a un banchetto di pesce, targato con la scritta “Gita Sea Wathc [notare l’errore ortografico] con pranzo a bordo”. Si tratta chiaramente di un grossolano fake, un fotomontaggio della vera immagine dei parlamentari che si stavano recando a bordo della nave per accertarsi delle condizioni dei migranti. Ma è la foto fake a fare il giro del web, rilanciata da un parlamentare della Lega (che poi si difende: “Ma era uno scherzo”). All’indirizzo dei soggetti in foto arrivano insulti, minacce. Un caso emblematico di post verità: la forza dell’immagine, il rilancio da parte di una rete di soggetti influenti, la convinzione e i pregiudizi di chi la riceve e, a sua volta, la rilancia. Sono questi i meccanismi che hanno segnato definitivamente il tramonto della verità.

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Andrea Barchiesi

Ingegneria Reputazionale

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