Siamo abituati a pensare all’informazione come monolitica, con un suo ordine preciso, una sua struttura. Pensate all’articolo in un quotidiano: ha un titolo, una sezione di appartenenza, un autore. Per leggere l’articolo successivo si volta pagina. Una struttura intrinsecamente sequenziale che, in qualche modo, rispecchia anche una gerarchia, un’importanza. C’è una prima pagina e un’ultima pagina. Questo concetto viene del tutto polverizzato. Provate a pensare alla Terra, allargate la vista allo spazio fino a rendere il nostro pianeta un punto, ora vi chiedo: qual è il sopra e quale il sotto? Nello spazio non esiste un sopra e un sotto. Del resto il sotto per noi è il sopra di chi è nell’emisfero opposto. Nello spazio digitale accade qualcosa di simile. Non c’è un prima e un dopo. L’informazione segue la logica degli hyperlink, fluisce in ogni direzione. Non solo, l’informazione si frantuma, viene inglobata da altre informazioni, viene estratta dal suo contesto, viene collegata in modi nuovi acquisendo un diverso significato. Questa nuova forma del contenuto cambia anche il senso del messaggio.
Indice del libro
Massa reputazionale
4.1 Il relativismo della materia reputazionale
4.2 Spazio reputazionale
4.3 Massa reputazionale
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Misurare la reputazione
6.1 Misurare ciò che è invisibile
6.2 Il dato primitivo e strutturato
6.3 Dal dato alla massa
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